di Paolo Carnazza
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08 febbraio 2013 |
Recentemente sono stati introdotti in Italia due nuovi strumenti: il Redditometro e il Riccometro che, all’interno di uno scenario profondamente recessivo, avranno presumibilmente un ulteriore effetto depressivo sull’andamento della domanda privata a causa, soprattutto, dell’effetto psicologico sul cittadino medio. Parlare di crescita in questo contesto diventa quindi mera utopia a meno che non si realizzi un programma articolato di misure strutturali e di riforme capace, a sua volta, di generare e diffondere un clima di fiducia e di ottimismo presso i vari operatori.
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di Davide Antonioli, Paolo Pini
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01 febbraio 2013 |
Produttività e salari stagnanti, crescita piatta, e contrattazione in
declino. Come riprendere un percorso virtuoso ripensando obiettivi e
metodi della contrattazione collettiva. La proposta di produttività
programmata e contrattata può essere una ricetta? Discutiamone.
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di Giuseppe Capuano, Paolo Carnazza
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11 gennaio 2013 |
Negli ultimi due-tre anni, l’attenzione del Governo nei confronti delle imprese di micro, piccole e medie dimensioni, in Italia, è stata elevata anche grazie alla spinta impressa dalla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione dello Small Business Act (SBA) del maggio 2010. In questo lavoro si è cercato di conoscere il grado di conoscenza delle imprese sulle principali misure adottate recentemente e sullo SBA. Un’Indagine ad hoc su un campione rappresentativo di 1.000 micro, piccole e medie imprese non ha dato però risultati confortanti.
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di Attilio Pasetto
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24 dicembre 2012 |
Il governo punta sulla digitalizzazione per far crescere l’economia
italiana, avvicinandola agli “standard digitali” dei principali Paesi
europei. Le opportunità offerte dall’Internet economy sono in effetti
notevoli in termini sia di guadagni di produttività che di miglioramenti
nella vita quotidiana delle persone.
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di Giuseppe Coco, Raffaele Lagravinese
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24 dicembre 2012 |
Aumentare la produttività è possibile solo con azioni
sistemiche profonde sulle sue cause. Nel caso dell’istruzione la
performance deludente del nostro sistema potrebbe essere dovuta anche
alla percezione dell’inutilità di studiare ai fini del successo
economico per effetto di quello che gli americani chiamano cronyism. La
questione morale è centrale.
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di Roberto Tamborini
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23 novembre 2012 |
E' tempo di anniversari. Quattro dallo scoppio della crisi "reale" nel mondo nell'autunno 2008, uno dalla nascita del governo Monti in Italia. Un'occasione per fare un bilancio della situazione economica mondiale e nazionale, di cosa è stato fatto, con quali risultati. E con qualche lezione per il futuro prossimo.
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di Paolo Carnazza
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16 novembre 2012 |
L’analisi si sofferma su due recenti ricerche che evidenziano la
positiva performance delle esportazioni e delle imprese italiane oltre i
confini nazionali (in particolar modo verso l’area dei Paesi
emergenti). Questa spontanea risposta di gran parte del nostro sistema
manifatturiero può, però, rivelarsi insufficiente se non è accompagnata
da adeguate misure volte a sostenere il processo di
internazionalizzazione: al riguardo le recenti misure del Governo
sembrano accogliere, almeno parzialmente, questa necessità
indirizzandosi lungo una serie di linee direttrici che comprendono la
rinascita dell’ICE; la realizzazione presso il Mise della Cabina di
Regia per l’internazionalizzazione; la costituzione del Desk Italia che
ha il principale scopo di rafforzare l’afflusso degli investimenti
diretti esteri nel nostro Paese. Importante è anche il ruolo dei
Contratti di rete per spingere le imprese ad aggregarsi intorno a
progetti di internazionalizzazione al fine di indirizzare i propri
prodotti soprattutto verso le aree geografiche caratterizzate da elevati
tassi di crescita.
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di Giuseppe Ciccarone
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19 ottobre 2012 |
Sono passati tre anni e mezzo da quando lanciammo sulle pagine di
nelmerito.com la proposta di riformare la contrattazione salariale in
modo da perseguire un tasso "programmato" di crescita della
produttività.
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di Paolo Carnazza
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18 settembre 2012 |
Questa nota intende soffermarsi sulle attuali e, soprattutto, sulle future tendenze dei consumi privati in Italia. Secondo l’autore lo scenario tendenziale, per l’Italia ma anche per molti Paesi dell’Europa meridionale, sembrerebbe condurre verso una crisi da sottoconsumo strutturale: per accendere la miccia della crescita, unitamente alle varie misure adottate dal Governo Monti, appare quindi sempre più necessario adottare misure volte a ridurre la pressione fiscale complessiva dando priorità alla riduzione delle imposte sui redditi da lavoro e d’impresa. Inoltre, un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alle classi giovanili attraverso un pacchetto articolato di misure ad hoc.
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di Marco Causi
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18 settembre 2012 |
Il decreto sviluppo (83/2012) è stato convertito in legge (134/2012) con
numerose modifiche: da 70 articoli si è passati, nel corso dell’esame
parlamentare, a 103. Non credo che ciò sarà sufficiente a superare le
critiche che il decreto aveva ricevuto (vedi Anna Giunta su www.nelmerito.com del 22 giugno ). Tuttavia quelle critiche non sono state inefficaci, sono stati introdotti infatti numerosi interventi aggiuntivi.
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di Stefano Fantacone, Carlo Milani
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07 settembre 2012 |
Uno dei temi più rilevanti di politica economica che molti paesi
dell’Area euro si trovano a fronteggiare è quello relativo al mercato
del lavoro. La netta crescita dei tassi di disoccupazione, e il fatto
che sempre più spesso sono le nuove generazioni che trovano difficoltà a
inserirsi nel mondo lavorativo, stanno creando crescenti tensioni.
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di Anna Giunta
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22 giugno 2012 |
Dal documento di Economia e Finanza al decreto per lo sviluppo. “Le imprese italiane sono caratterizzate da dimensioni potenzialmente
troppo ridotte per competere pienamente a livello internazionale,
secondo l’organizzazione per filiere disintegrate verticalmente che si è
affermata nell’ultimo decennio”.
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